Pietro De Maria

🗓️Lunedì 6 maggio 2024
🎹Concerto per pianoforte
🤵🏻‍♂️Pietro De Maria

L’esibizione di un solista è sempre affascinante. Quando un musicista fa parte di un duo, di un trio, di un quartetto, di un’orchestra, mescola la sua “voce” a quella di altri colleghi avverando un’armonia. Ma quando è da solo di fronte al pubblico, il suo talento emerge in tutta la sua purezza: è la dimensione ideale, per il pubblico, per assaporarne la personalità artistica.
I concerti dei solisti sono una consolidata tradizione per gli Amici della Musica di Foggia, che nel corso di questo anno celebrano la loro 54a stagione musicale. Una tradizione che si rinnoverà lunedì 6 maggio, quando ospiteranno al Teatro Comunale “Umberto Giordano” l’affermato pianista veneziano Pietro De Maria.
De Maria, nato nel 1967, è Accademico di Santa Cecilia. Inoltre, è docente presso il Mozarteum di Salisburgo e all’Accademia di Musica di Pinerolo. Tutti incarichi prestigiosi, che hanno il valore di veri e propri riconoscimenti. Non sono mancati, sin dall’inizio della sua carriera, premi importantissimi: già nel 1988, giovanissimo, si aggiudicava il Premier Prix de Virtuosité seguito, nel 1990, dal Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca; nello stesso anno ha ricevuto il Primo Premio al Concorso Internazionale “Dino Ciani” di Milano. Nel 1997 è stata la volta del Premio Mendelssohn di Amburgo. Il pianista si muove da un estremo all’altro di un repertorio vastissimo, ma in questo sconfinato arcipelago ci sono dei punti fermi: Chopin, Bach e Beethoven. Di Chopin, il pianista è il primo italiano ad aver eseguito pubblicamente e registrato l’integrale delle opere in sei concerti. Per quanto riguarda Bach, ha eseguito i due libri del Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg per l’etichetta discografica Decca: questo progetto bachiano gli ha permesso di ricevere l’apprezzamento della critica specializzata, con recensioni entusiastiche su Diapason, International Piano e altre testate del settore. Infine, Beethoven: il musicista è impegnato nell’esecuzione dell’integrale delle Sonate e dei Concerti del compositore tedesco.
Il programma di sala del concerto foggiano verrà aperto con la Sonata in Mi minore di Haydn, composta nel 1778: è un momento storico importante, perché il pianoforte (che, per essere precisi, si chiamava ancora fortepiano) è uno strumento molto giovane e sta prendendo, anche nell’interesse dei compositori, il posto occupato per secoli dal clavicembalo. Non è lo strumento prediletto di Haydn, ma non per questo il risultato merita meno attenzione. Sarà poi la volta di una trascrizione di Liszt di una composizione di Schubert: “Soirée de Vienne” è l’istantanea di un momento storico e musicale, proprio come le tre sonate che seguiranno questa esecuzione: “Auf dem Wasser zu singen”, “Gretchen am Spinnrade” e “Erlkönig” sono trascrizioni che Franz Liszt ha compiuto per omaggiare il genio di Schubert. Conclusione con la Sonata in do minore opera 111 di Ludwig van Beethoven: uno dei più ambiziosi banchi di prova per misurare la bravura di un pianista, che De Maria affronta con brillantezza e maestria impareggiabili.
Ingresso alle 20.00, inizio alle 20.30
I biglietti rimasti disponibili possono essere ritirati dalle 19.00 presso il Teatro